CAP XXXI - Ho stretto un patto con i miei occhi, di non fissare lo sguardo su una vergine..
Se ho rifiutato ai poveri quanto desideravano, se ho lasciato languire gli occhi di una vedova…
Se ho riposto la mia speranza nell’oro…Se vedendo il sole risplendere
E la luna avanzare smagliante, si è lasciato sedurre in segreto il mio cuore
e con la mano alla bocca ho mandato un bacio, anche questo sarebbe stato un delitto da denunciare
perché avrei rinnegato Dio che sta in alto. All’aperto non passava la notte il forestiero
E al viandante aprivo le mie porte.
Se ho mangiato il suo frutto senza pagare E ho fatto sospirare i suoi coltivatori,
in luogo di frumento mi crescano spini. Oh se avessi uno che mi ascoltasse!
Il documento scritto dal mio avversario Vorrei certo portarlo sulle spalle
E cingerlo come mio diadema! |
CAP XXXII - Eliù,figlio di Barachele il Buzita prese a dire:
“Giovane io sono di anni
E voi siete già canuti, per questo ho esitato, per rispetto a manifestarvi il mio sapere
…essere anziani non significa essere sapienti, essere vecchi non significa saper giudicare…
CAP XXXIII - Dio infatti è più grande dell’uomo. Perché vuoi contendere con lui,
se egli non rende conto di tutte le sue parole? ….nel sonno sul giaciglio,
apre l’orecchio degli uomini e per la loro correzione li spaventa.
Talvolta egli lo corregge con dolori nel suo letto E con la tortura continua delle ossa…
Ma se vi è un angelo sopra di lui, un mediatore solo fra mille… allora la sua carne sarà più florida che in gioventù…
Supplicherà Dio e questi gli userà benevolenza |