L'opera, collocata in perpendicolo
sullo specchio dell'abside della navata centrale e sopra l'altare
maggiore, riprende, nelle intenzione del parroco don Vivaldo Mecacci
committente, le caratteristiche delle croci lignee trecentesche per
garantire la migliore integrazione nell'austera semplicità della
pieve.
Il Cristo in Croce riprende
l'iconografia classica del Christus Patiens, con il capo reclinato sulla
spalla destra ed i piedi non sovrapposti.
Ai lati delle mani, alla sua destra,
nella posizione più importante, la Madonna dolente, avvolta nel suo
pesante mantello; alla sinistra San Giovanni Battista, scarno e
penitente, titolare dell'omonima Pieve.
Su tutti in alto, nel riquadro
centrale, domina la figura del Pantocratore, benedicente con in mano il
Sacro Libro con scritto "Così Dio amò il Mondo" .
Nota : A questa opera si rifà il
Crocifisso della Chiesa di San Michele Arcangelo a Borgatello (Colle Val
d'Elsa-Siena) di minori dimensioni, col Christus Patiens
leggermente più veristico e meno stereotipato, ai lati la figura dell'Arcangelo
con la lama fiammeggiante sguainata, sulla sinistra Adamo ed Eva
consapevoli della colpa commessa, in alto il Pantocratore benedicente.
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